Periodo di apertura | 10 ottobre 2023 – 12 dicembre 2023 |
Beneficiari | Imprese (ATECO B e C) |
Agevolazione | Fondo perduto 50% |
Procedura di accesso | Valutativa a sportello |
Qual è la finalità?
Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha ad oggetto l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Tutti i progetti devono perseguire una o più tra le seguenti finalità:
- conseguimento nell’ambito dell’unità produttiva oggetto di intervento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa;
- uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, nell’unità produttiva oggetto dell’intervento;
- cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo dell’unità produttiva oggetto dell’investimento, attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie atte a consentire una maggiore efficienza energetica ovvero attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, materie prime e riciclate.
A chi è rivolto il Fondo per la transizione industriale?
Accedono agli interventi del Fondo le imprese operanti sul territorio nazionale, di qualsiasi dimensione, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese ed attive nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.
Quali agevolazioni offre?
Il Fondo offre sostegni nella forma di contributi a fondo perduto con percentuali pari al 30% per gli investimenti aventi ad oggetto il conseguimento di una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione delle attività di impresa, se tali spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario controfattuale in assenza dell’aiuto.
Speciali maggiorazioni sono previste in misura pari al 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese, 15% per investimenti effettuati nelle zone a) e 5% per investimenti effettuati nelle zone c) della Carta degli Aiuti a finalità regionale 2021-2027.
Gli investimenti aventi ad oggetto l’installazione di impianti da autoproduzione da fonti rinnovabili possono ottenere contributi fino al 45% dei costi, con maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese; al 30% per qualsiasi altro investimento.
In caso di investimenti aventi ad oggetto l’introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, le agevolazioni arrivano al 40% delle spese ammissibili, con premialità del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a) e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c).
Infine, gli investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo godono di contributi a fondo perduto con intensità massima disciplinata dalla Carta degli Aiuti a finalità regionale.
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni è richiesta una relazione tecnico-economica e uno scenario controfattuale.
La dotazione complessiva del fondo è pari a 300 milioni di euro, dove il 50% delle risorse finanziarie è riservato alle imprese energivore.
Quali sono i progetti ammissibili dal Fondo per la transizione industriale?
Sono ammissibili i programmi di investimento con costi compresi tra 3 e 20 milioni di euro, avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso, realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo ed eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale.
Sono ammissibili le spese di seguito determinate, riferite all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto e strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali:
- suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% dell’investimento complessivamente ammissibile;
- opere murarie e assimilate, nel limite del 40% dell’investimento complessivamente ammissibile;
- impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, esclusivamente nella misura necessaria alle finalità del progetto.
A completamento dei programmi di investimento sono ammissibili, qualora strettamente connessi e funzionali, anche i progetti per la formazione del personale, entro un massimale pari al 10% del programma totale di investimento.
Non sono ammissibili singoli beni di importo inferiore a euro 500.
Quali sono i costi ammissibili?
I programmi sono avviati successivamente alla presentazione della domanda, diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale, a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva.
I programmi hanno ad oggetto i seguenti costi:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- opere murarie, nei limiti del 40% per cento del totale dei costi ammissibili;
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali (macchinari, impianti e attrezzature);
- acquisizione di certificazioni ambientali, secondo quanto specificato dal provvedimento di cui all’articolo 9, comma 2 del Bando (Allegato 3 DD 12 aprile);
- diagnosi energetica dell’unità produttiva, entro il limite del 3% dell’importo dei costi ammissibili e limitatamente ai programmi aventi ad oggetto il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa.
Il termine massimo di ultimazione è posto a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Quali sono le modalità di accesso?
La domanda deve essere presentata attraverso il sito dell’Ente gestore del Fondo (Invitalia) e ai fini dell’accesso sarà prevista una procedura valutativa aperta dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 fino alle ore 12:00 del 12 dicembre 2023.